25 aprile: i giorni della Resistenza narrati ai ragazzi

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Domani festeggeremo il 68° anniversario della Liberazione d’Italia dall’oppressione fascista e nazista. Lo scorso anno Comicom ha celebrato la ricorrenza con il post 25 aprile, tratti resistenti: un’esposizione di ottimi esempi di ricorso al fumetto e all’illustrazione per la rappresentazione della Resistenza italiana. Quest’anno vi proponiamo un’altra pubblicazione che riteniamo possa essere utile alla divulgazione della conoscenza attorno a questo periodo storico: I giorni della Resistenza. La Resistenza italiana narrata ai ragazzi.

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Si tratta di uno storyboard, nel quale reperti fotografici e illustrazioni danno vita a un racconto obiettivo, coinvolgente e ricco di aneddoti. L’opera nasce dalla presa di coscienza, da parte degli autori, del fatto che la formazione scolastica spesso non è sufficiente per la formazione della conoscenza di questo periodo storico. Lo dimostra questo aneddoto raccontato, nell’introduzione all’opera, dal giornalista e politico Diego Novelli, attuale presidente del comitato torinese dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia:

“Qualche mese fa mi sono trovato nell’aula magna di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell’Università di Torino di fronte a quattrocento studenti per un incontro-dibattito sul tema: ‘La Costituzione della Repubblica nata dalla Resistenza’. Prima di iniziare la mia introduzione, ho proposto ai miei ipotetici interlocutori una domanda: «chi di voi ha letto la Costituzione, alzi il braccio destro». Nell’affollatissima aula a forma di anfiteatro, con il docente che mi aveva invitato all’incontro abbiamo contato l’equivalente delle mani di un mutilato. Sette, dico sette, erano i giovani (ragazzi e ragazze) che avevano alzato il braccio. Un po’ desolante”.

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Ben vengano, quindi, opere come quella pubblicata da NdA, capaci di spiegare tematiche complesse, come le dinamiche che hanno portato agli anni più tragici della storia italiana e l’evoluzione della Resistenza messa in atto dal movimento partigiano, con un tono empatico e diretto, adatto alla divulgazione dell’argomento fra i più giovani.

 

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