Tempi di dichiarazione dei redditi, tempi di 5×1000. Come coinvolgere i contribuenti e convincerli a versare il 5×1000 ad un ente piuttosto che a un altro?
Abbiamo trovato alcuni esempi in cui questo compito è stato affidato all’empatia dell’illustrazione e del fumetto, o ad un autore celebre che ci metta “la matita”. Alcuni sono più riusciti, altri meno, ma comunque mostrano una mediazione maggiore rispetto alla fotografia che spesso indugia nel patetico.
Giovani ricercatrici e giovani ricercatori prestano la faccia alla richiesta del Rizzoli, acquisendo le fattezze più morbide e naif del cartoon. Il testo non è un balloon ma ne ha la valenza.
Nella gallery dell’Istituto (qui) ci sono altri testimonial e volti, disegnati e fotografati: è più efficace il mezzo fotografico o l’illustrazione?
Altan per Medici Senza Frontiere, 2007.
Lelio Bonaccorso realizza nel 2011 un vero e proprio fumetto per l’organizzazione di cooperazione internazionale. Lelio non è nuovo ai progetti sensibili alla promozione sociale: “insieme allo sceneggiatore Marco Rizzo è autore di Peppino Impastato, un giullare contro la mafia edito da BeccoGiallo e pubblicato in Olanda dalla Sylvester Edizioni. Il fumetto ha vinto il Premio Satira Forte dei Marmi 2009, il Premio Giancarlo Siani a Napoli nel 2009 e il Premio Boscarato come miglior sceneggiatura. Nel 2011 ha pubblicato Gli ultimi giorni di Marco Pantani (Rizzoli Lizard) e Primo (Edizioni BD) sceneggiati entrambi da Marco Rizzo.”
(Fonte: pagina FB del Cosv)
La linea della firma descrive le linee dell’esistenza intrecciata e continua di chi aiuta e di chi è aiutato, come su un quaderno di scuola. Il monastero che aiuta bambine in difficoltà comunica in modo (forse un po’ didascalico?) la possibilità di una firma per il 5×1000.
Università di Foggia
Umberto Romaniello gioca sul doppio significato di “ricerca” per chiedere fondi per i ricercatori e contrastare la “fuga di cervelli”. Purtroppo sembra che neanche Sherlock Holmes sia in grado di trovare soldi per l’università italiana…
Anche Superman e La Cosa, oltre a Flash, fanno da testimonial. Lo slogan recita in contrappunto: “Non serve essere Supereroi per salvare l’Italia e il suo paesaggio”; o anche “Lui non può niente contro lo spreco energetico – il tuo 5×1000 si”.
Una tigre fatta di firme: si può definire all’interno del typographic design l’idea del WWF per colpire i potenziali donatori. Lo slogan sottolinea con ironia riuscita il concetto del coinvolgimento panico che l’essere umano dovrebbe provare per suoi coinquilini del Pianeta Terra. No firme, no tigre.
Casa, famiglia e hamburger.
Vuoi aiutare Cappuccetto Rosso a sconfiggere il Lupo cattivo? Ti basta una firma!
Epia Onlus – Emergency Psichology
Le immagini di Staino tornano spesso sul sito dell’ente. Qui il testo, molto semplice, gioca sul piano matematico del “Tutti per uno”, “Cinque per mille” e sull’entusiasmo trainante di Bobo.
Immaginatevi lo stesso soggetto della bambina alla macchina da cucire che ci guarda, ma con una fotografia al posto di questa illustrazione. Effetto diverso, vero?
4 giugno 2013 17:37
anche quest’anno CooperAction Onlus ha elaborato un’illustrazione per la campagna del 5×1000.
http://www.cooperaction.eu/index.php?centrale=pagine.php&pagina=35&lang=0
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