Ed è giunto il 26 giugno: Modena festeggia l’inaugurazione di un parco, nuovo nel nome ma tra i più antichi in città (fu Parco Amendola Nord, come descritto qui nel sito dell’Assessorato all’Ambiente del Comune). Tra gli alberi spuntano le sagome dei fumetti di Bonvi, dal celeberrimo Sturmtruppen a Nick Carter, con cartelli informativi che ne raccontano le storie. A salvaguardia del museo a cielo aperto sarà il Comitato Peter Pan, con la sua presenza costante nel parco.
Nel breve video parlano Sofia Bonvicini, figlia di Bonvi e architetto che ha progettato le nuove caratteristiche del parco; l’Assessore alla Cultura del Comune di Modena Roberto Alperoli; Guido De Maria (che presenta il Comitato Scientifico composto lui stesso, Sofia, Clod, Claudio Varetto, Stefano Bulgarelli, Cristina Stefani, e Roberto Alperoli); gran finale con Francesco Guccini.
httpv://www.youtube.com/watch?v=UpSHo-1VFZY
Avevamo fatto un’intervista a Roberto Alperoli qualche settimana fa (la potete leggere qui).
Massimo Bonfatti, l’autore di punta che ha portato avanti negli anni le avventure di Cattivik (Nero Genio del Male nato dalla matita di Bonvi e poi ereditato da Silver) descrive sinteticamente l’evento di inaugurazione del Bonvi Parken come “una fantastica bolgia”.
“Per un ragazzino di provincia di 14 anni e appasisonato di fumetti – ricorda ancora Bonfatti – scoprire di avere come vicino di casa Bonvi, quello di Sturmtruppen, dopo averlo riconosciuto dalla foto sull’album delle figurine Panini di Nick Carter, è stato come scoprire di essere vicini casi di John Lennon. Perchè Bonvi è stata senz’altro la prima rock star del fumetto italiano. Anche il suo coraggio nell’affrontare il fumetto (e la vita in generale) testimoniato dalla frase ‘ho scoperto di non saper disegnare ma di poter disegnare‘ è stata una continua fonte di ispirazione per me, fosse o no una frase veramente pronunciata da Bonvi.”
“L’iniziativa ha superato ogni più rosea aspettativa in termini di pubblico anche grazie all’impegno della Comix Community di Reggio Emilia che ha organizzato e gestito i “Fumetti al trancio” iniziativa di disegno ‘pubblico’ alla quale hanno partecipato autori professionisti, molti soci e amici dilettanti ma potenzialmente futuri ‘fumettari’, alcuni molto promettenti.”
Un’iniziativa come quella del Fumetto al Trancio – continua Bonfatti – sulla quale pochi avrebbero scommesso, ha avuto il ruolo fondamentale di creare un ponte tra Bonvi e le nuove generazioni dei fumettisti (autori e appassionati), mantenendo viva e rinnovando una tradizione importante per il nostro territorio. Spero che ora il Bonvi Parken diventi un punto di riferimento, un luogo dove sviluppare iniziative legate al mondo del fumetto che, ancora una volta, dimostrato di saper parlare alla gente.”
Di seguito un po’ di foto del pomeriggio d’estate nel verde del neo-Bonvi Parken (oltre alla “Protezionen Civilen” per il “Rancen grauiten” c’era anche la Protezione Civile, quella vera…).