Biblioteche all’arrembaggio: Comicom intervista Walter Martinelli

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Bisogna dire che una delle cose più belle nello scrivere questo blog è che ci fa incontrare tante persone, e ogni volta è una soddisfazione. Abbiamo fatto quattro chiacchiere (a dire la verità più di quattro, ed è stato un bene) con Walter Martinelli, responsabile delle biblioteche decentrate del Comune di Modena. È un dato di fatto che le biblioteche in questione sono un terreno di una vivacità culturale e creativa incredibilmente sviluppata, che aggrega lettori, scrittori, curiosi, e con una sensibilità progettuale all’avanguardia. Chiedete a qualunque modenese che oltrepassa le porte delle biblioteche e ve lo confermerà.

Abbiamo parlato proprio di questa sensibilità, questa vulcanicità operativa, che si applica anche nell’ambito dell’illustrazione e del fumetto, scoprendo un universo di risorse e direzioni innovative.

Le Biblioteche di Modena sono da anni coinvolte in un percorso di laboratori di narrazione, corsi di illustrazione e fumetto: quali sono stati i principali spazi e le iniziative di maggior successo?

L’ambito di intervento su questi linguaggi è quello di Zona Holden, area della biblioteca Delfini dedicata ai ragazzi dai 15-16 anni in su con iniziative e con un patrimonio particolare, e prende il nome dalla Zona Holden virtuale che è nata in seguito al concorso Holden, cominciato nel ’96, quest’anno alla nona edizione con il titolo È fantastico Holden.
L’idea è di condividere esperienze e attività creativa soprattutto attraverso la scrittura, in collaborazione con Kult Virtual Press, magazine virtuale, e Kult Underground, prima rivista digitale sulla scrittura e lettura.
Holden non ha mai stampato niente, ha sempre pubblicato su internet, su cd e dvd. Le sezioni sono tre: poesia, prose, grafica (si sono aggiunte altre: musica, giochi di ruolo, ecc.). Le parole chiave sono comunicazione, creatività e nuove tecnologie.
Da lì sono nate molte iniziative
: quella più continuativa è stata Scritture Metropolitane, cominciando dai blog, dalle webzine, fanzine, scritture di nicchia (horror, fantasy, ecc) e rivolgendosi a giovani scrittori, giovani editori.
Uno dei linguaggi che i giovani apprezzano di più è quello dei fumetti, sia dal punto di vista della lettura che dal punto di vista della realizzazione. Abbiamo quindi incominciato, in Scritture Metropolitane, a parlare di fumetto. Abbiamo portato a Modena una mostra, “La Nona Arte”, sulla storia del fumetto, realizzata dall’Istituto dei Beni Culturali.
Collegandoci a questa esperienza abbiamo fatto le prime iniziative con autori e disegnatori: workshop aperti ai principianti, interviste, abbiamo pubblicato un e-book aggiornando il catalogo della mostra a cura di Franco Spiritelli.
Sempre sulla linea della sperimentazione creativa e di linguaggi diversi, abbiamo fatto un workshop con Cecilia Randall, autrice di Hyperversum; abbiamo ripreso il linguaggio dei fumetti con Stefano Ascari, con un corso di scrittura creativa applicata ai fumetti.
Cecilia sviluppava la parte della storia, lo spunto narrativo, il soggetto; Stefano invece si occupava della traduzione in sceneggiatura. Al termine di questo percorso, quattro disegnatori diversi hanno realizzato il fumetto. Anche in questo caso è disponibile gratuitamente, in creative commons, l’e-book di documentazione dell’esperienza, “Scrivere un fumetto“.
Sempre nello stesso ambito stiamo lavorando sulla scrittura creativa applicata al video, con l’iniziativa Ombre Corte, e anche qui abbiamo coinvolto Stefano: lo storyboard infatti (di cui abbiamo parlato qui, n.d.r.) ha molte cose in comune con un fumetto.
Basandosi su due racconti di autori modenesi, i ragazzi, guidati da Stefano, hanno realizzato la sceneggiatura, lo storyboard, le riprese e il montaggio dei cortometraggi. È seguito un workshop con Rita Charbonnier, sceneggiatrice per il cinema e la televisione.  L’e-book disponibile con i due corti online contiene i due storyboard realizzati da un disegnatore professionista: abbiamo unito vari linguaggi comunicativi, è stato molto interessante.
Anche quest’anno abbiamo un paio di iniziative sul fumetto – con Keiko Ichiguchi sul manga e con suo marito Andrea Venturi su Tex Willer. Sono mini-corsi, non una scuola, per chi si vuole confrontare con una passione e incontrare degli autori.
E poi c’è Vampiriamo (qui il nostro post, n.d.r.), mostra-concorso sull’illustrazione horror, che prende spunto dall’uscita del terzo libro di Vergnani. Anche qui seguirà e-book pensato per IPad e disponibile sull’Apple Store – sempre gratuitamente. Tutte queste iniziative mettono in contatto persone, appassionati, che si incontrano e che magari proseguono a progettare insieme anche dopo le esperienze in biblioteca. Per noi è una promozione della lettura attraverso la proposta creativa, con una forte collaborazione con Circoscrizioni, associazioni e l’Assessorato alle Politiche Giovanili.

Quali aspetti creativi ha stimolato il progetto del corso per scrivere avventure per giochi di ruolo? Che risultati ha dato?

Un’altra applicazione della scrittura creativa che abbiamo percorso è proprio questa, i giochi di ruolo: sia con Scritture Metropolitane, con l’utilizzo di programmi informatici, sia con l’utilizzo di tecniche teatrali. L’e-book “L’arena delle storie” documenta il corso, che ha integrato la parte di ideazione della storia e quella della creazione del sistema di gioco. Lo riproporremo anche quest’anno in Holden 9: il gioco vincitore sarà premiato e giocato a Play 2012. Faremo in aggiunta un corso di cinque incontri, “L’avventura”, molto approfondito sui temi dall’avventura fantastica, con la collaborazione dell’associazione TreEmme.

Le biblioteche sono anche spazio espositivo?

L’area della Biblioteca Delfini di Zona Holden è costantemente arredata con disegni di autori che sono venuti a trovarci; anche alla Crocetta spesso ci sono mostre, come sarà Vampiriamo.

Come ti è venuta l’idea e com’è cresciuto il progetto del volume illustrato di paleobotanica Le isole del tempo: avventure nel mondo verde preistorico?

Anche questo è un progetto di cui abbiamo cominciato a parlare con l’Orto Botanico anni fa: loro avevano il progetto di fare un volume sulla paleobotanica; le professoresse hanno curato il contenuto scientifico, Riccardo Merlo ha illustrato il volume. Abbiamo trovato un finanziamento della Fondazione CRMO a supporto di un tema così particolare e difficile, e abbiamo pubblicato con Editoriale Scienza – casa editrice che pubblica credo più del 90% delle pubblicazioni scientifiche per ragazzi in Italia – con cui collaboriamo dal ’92 per le iniziative di divulgazione scientifica.
Siamo alla seconda edizione, in pochi mesi è andato esaurito (è stato presentato l’anno scorso nel Mese della Scienza alla Fiera del Libro di Bologna, in occasione dell’Anno della Biodiversità).
Forse è l’unico testo di paleobotanica in italiano: la parte delle schede scientifiche è assolutamente rigorosa e aggiornata alle nuove scoperte della comunità scientifica. In parte è un libro per ragazzi, in realtà è un libro per tutti, usato anche dagli studenti di botanica. Merlo veniva seguito passo passo dalle esperte perché doveva essere assolutamente rigoroso e preciso.

Le immagini del Duomo di Modena gli hanno fatto meritare l’inserimento nel Patrimonio dell’Umanità Unesco: nell’antichità il popolo, che non conosceva il latino e spesso era analfabeta, leggeva le storie della Bibbia (e le storie popolari condivise) attraverso le meravigliose sculture e le immagini degli affreschi nei luoghi sacri. Ma con le illustrazioni ci si può anche giocare: ci parli dei tarocchi sul Duomo di Modena e del gioco di carte ad esso collegato? Come dialogano con le immagini antiche?

Questo progetto mette assieme tutto quello di cui abbiamo parlato: è partito da un e-book (la collana Scritture Metropolitane). Per avviare questa collana abbiamo proposto agli studenti della scuola d’arte Venturi di realizzare degli e-book: abbiamo fatto alcuni incontri con chi poteva spiegargli i limiti espressivi e hanno prodotto una trentina di e-book di tutti i tipi. Fumetti, storie per ragazzi, come si fanno i tortellini…
Con uno dei ragazzi abbiamo fatto un e-book su una porta del Duomo di Modena, con la supervisione scientifica della storica Patrizia Curti. Quindi il taglio si rivolgeva ai ragazzi, con rigore ma anche leggerezza, e con illustrazioni di Federico Manicardi. Poi abbiamo realizzato un secondo e un terzo volume, ognuno su una porta diversa. Alla fine abbiamo pensato di realizzare un gioco: abbiamo lanciato un concorso internazionale sul web per realizzare un gioco di carte illustrato sempre da Federico Manicardi. Ha vinto un ragazzo di Roma, Faltavir, che adesso lavora proprio in una ditta che si occupa di giochi. A Play abbiamo giocato e scelto anche con la consulenza di un editore esperto di giochi. Il premio è stato la realizzazione del gioco, 1099.


Da qui sono venuti i tarocchi illustrati ispirati al Duomo (I tarocchi della Cattedrale), con gli arcani maggiori, una mostra delle tavole con spiegazioni sui dettagli del Duomo e la loro spiegazione. Il catalogo della mostra è una guida del Duomo di Modena, storica e simbologica.

Qui tutti gli e-book!

 

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