Della collana “Lirica a strisce, l’opera a fumetti” ne avevamo già parlato qui. Ed esce in questi giorni L’Otello di Giuseppe Verdi, sempre con la premiata coppia Stefano Ascari e Alberto Pagliaro, realizzato e curato dall’agenzia Labirinto di Modena. Continua l’iniziativa del Teatro Comunale di Modena, che con questo lavoro aggiunge un tassello importante al suo coraggioso percorso.
L’approccio è ancora più visionario dei volumi precedenti, in un ambiente scenico (quello della vignetta) in cui la parola (del sospetto, dell’equivoco, della calunnia) ha altrettanto peso rispetto alla forza visiva di un intero mondo in caduta libera, assieme futuribile e antico. Molto curato il lavoro sul colore, che aggiunge potenza drammatica al conflitto e alla radicale diversità umana dei personaggi. Della prima tavola Pagliaro scrive: “L’ho disegnata, l’ho colorata e l’ho amata da subito.” Diversi i riferimenti artistici: da Fortunato Depero, a Carlo Carrà, a Mario Sironi fino a Luca Matti e Virgilio Marchi, Antonio Sant’Elia e Louis Isidore Kahn.
Domani venerdì primo marzo presso la libreria Feltrinelli di Modena (Via Cesare Battisti 17) lo sceneggiatore Stefano Ascari e il direttore artistico del Teatro Comunale di Modena Aldo Sisillo incontrano il pubblico e raccontano la genesi dell’opera… a fumetti.