300 milioni di dollari da investire nella realizzazione di un museo dedicato alle opere di diversi fumettisti e illustratori: è il singolare progetto recentemente presentato da George Lucas alle autorità competenti di San Francisco. L’idea del creatore di Star Wars e Indiana Jones è quella di trasferire la propria collezione personale, composta da oltre 150 opere, in una struttura che prenderà il nome di Lucas Cultural Arts Museum e sorgerà a San Francisco.
Lucas colleziona opere dagli anni ’60. In un’intervista rilasciata alla CBS, il visionario film maker ha ricordato che la prima opera da lui acquistata fu una pagina originale di Uncle Scrooge (Zio Paperone) realizzata dal fumettista Carl Barks*, per la quale ha speso 25$.
Già allora Lucas nutriva una forte passione per il mondo del fumetto. In quegli anni disse al padre che gli sarebbe piaciuto diventare un illustratore, ma questi gli si oppose sostenendo che il mestiere d’artista non gli avrebbe mai dato da vivere. Il tempo diede torto all’asserzione di George Lucas Senior, e oggi il figlio è conosciuto in tutto il mondo come uno dei creatori di mondi immaginari più talentuosi della storia.
La collezione dell’eclettico maestro californiano ripercorre 150 anni di storia, annoverando dalle opere di Norman Rockwell e Maxfield Parrish ai più moderni lavori digitali. Uno degli obiettivi che George Lucas si prefigge con l’eventuale realizzazione del museo è quello di istruire i giovani alla narrazione.
Secondo la stampa americana, l’eventuale approvazione del progetto da parte delle autorità competenti non arriverà prima del 2014. Fino ad allora non possiamo far altro che pensare a quanto potrà essere bello poter vedere da vicino i lavori che hanno influenzato l’immaginazione di uno dei più grandi “creatori di sogni” degli ultimi cento anni.
*Piccola curiosità: in alcune scene del film di Indiana Jones “I Predatori dell’Arca Perduta”, scritto da George Lucas e diretto da Stephen Spielberg, sono presenti omaggi più o meno nascosti ai fumetti di Zio Paperone realizzati da Carl Barks.
La scheda del progetto, presentata alle autorità di San Francisco: qui.
