Il fumetto è uno strumento estremamente versatile, capace di trattare tematiche sensibili senza rinunciare alla fruibilità che contraddistingue questo tipo di messaggio. Possiamo rintracciare un esempio di questa potenzialità delle storie illustrate analizzando alcuni casi di ricorso al fumetto per trattare il tema della disabilità.
Cominciamo parlando di un caso illustre: quello del fumetto Gea, realizzato dal fumettista milanese Luca Enoch e pubblicato dalla Sergio Bonelli Editore fra il 1999 e il 2007. Il fumetto (un numero, realizzato per l’Università Ca’ Foscari di Venezia nel 2005, è “sfogliabile” a questo link), racconta le storie di tre ragazzi etichettati dalla società come “diversi”:
la protagonista è l’eroina Gea, che con i suoi poteri e con l’aiuto del gatto Cagliostro difende l’equilibrio del pianeta Terra, respingendo le creature di altre dimensioni che pericolosamente passano la soglia tra il loro mondo e quello “umano”. Gea è affetta da fotofobia e acromatopsia, e per questo motivo non si separa mai dai suoi occhiali da sole. Al suo fianco troviamo Leonardo, un ragazzo rimasto paraplegico a seguito di un incidente, e che affronta i problemi legati alla sua disabilità con caparbietà e orgoglio, e Sigfrido, un ragazzo che fa il volontario in diverse associazioni che tutelano i diritti dei disabili.
Il tema della “diversità” in questo fumetto è trattato in maniera eccellente. I protagonisti non vogliono diventare “normali” (le storie sottolineano a più riprese l’assurdità del concetto di normalità), ma essere se stessi.
I primi sei fumetti di Gea saranno ripubblicati in un albo distribuito dal 27 giugno delle librerie e nelle fumetterie italiane.
Sempre in Italia ospitiamo una bellissima iniziativa: il “Festival del Fumetto che vive il quotidiano” Disegni Diversi. L’iniziativa ha preso vita lo scorso anno, con il concorso “Diversi e Uguali”, che ha coinvolto partecipanti di ogni età, proponendo loro di raccontare con i fumetti il concetto di diverso nella nostra società multicultulare, applicando questo concetto alla quotidianità.
Le premiazione dei vincitori del concorso è avvenuta durante la tre giorni Disegni Diversi, allestita a Fano dal 31 agosto al 2 settembre 2012.
Spostandoci sul fronte americano troviamo le storie di molti eroi disabili. Nell’universo Marvel, l’eroe maggiormente connotato come “diversamente abile” è Charles Xavier, il telepate guida degli X-Men, costretto sulla sedia a rotelle. In generale i mutanti di X-Men vengono considerati diversi dalla società che popola il cosmo nel quale si svolgono le loro storie.
Sempre in casa Marvel è nato il supereroe cieco Devil. Alter ego di Matthew Murdock, Devil ha perso la vista dopo essere stato colpito da del materiale radioattivo durante un incidente stradale. Sempre a seguito di questo incidente, però, l’eroe ha affinato gli altri sensi, tanto da decidere di assumere i panni di superiore e lottare contro i criminali di New York.
La versatilità del fumetto è confermata anche dalla sua capacità di cambiare forma, con il fine di raggiungere chiunque abbia voglia di fruire dei suoi contenuti.
Uno studente dell’Università di Potsdam (Germania) ha dato forma a un progetto sperimentale volto a creare fumetti per le persone cieche. Il primo lavoro di Philipp Meyer è intitolato Life. È realizzato in braille e consente a chi non vede di percepire le immagini con il tatto, grazie a dei cerchi, con le proprie differenze di grandezza e forma, consentono di comprendere lo scenario nel quale è ambientata la storia.
19 giugno 2013 11:55
Tra i fumetti che trattano la disabilità mi sembra doveroso citare “Real” di Takehiko Inoue.
Un bellissimo manga che tratta il basket in carrozzina.
19 giugno 2013 12:05
Bella, Jack! 🙂 Grazie del suggerimento, il grande Takehiko Inoue con questo manga è passato dalla geniale demenzialità di Slam Dunk ad una maturazione anche umana nel proprio lavoro. Da leggere!
23 giugno 2013 09:00
Anteprima a Giffoni del film di Titeuf! Da non perdere! http://www.megamodo.com/2013161296-titeuf-il-film-in-anteprima-al-giffoni-experience/