Finalmente riusciamo a pubblicare l’intervista video con Amruta Patil, giovane autrice indiana di graphic novel, che abbiamo incontrato al Festival di Internazionale a Ferrara. La nostra intervista è seguita a un bell’incontro, moderato dallo storico e critico dell’immagine Ferruccio Giromini, in cui erano presenti anche il belga Denis Deprez e Sarnath Banerjee, disegnatore indiano, autore di Calcutta.
Quella indiana è una realtà estremamente interessante proprio perché si sta sviluppando e connotando negli ultimi anni: attraverso le opere di un gruppo di artisti altamente motivati, che stanno gettando le basi di qualcosa che parla ai lettori in modo nuovo.
Amruta Patil ha pubblicato in Italia Kari (Nel cuore di Smog City), una storia intensa che parla di metropoli e della ricerca di una propria umanità da parte della protagonista, una ragazza lesbica. È, al momento, l’unico fumetto indiano tradotto in italiano. Attualmente sta lavorando ad una graphic novel tratta dal Mahabharat, forse il più grande poema epico dell’India e uno dei principali testi sacri induisti.
Ciò che qui c’è, lo si può trovare anche altrove; ma ciò che qui non si trova, non esiste in nessun luogo.