di Caterina Bonora
Nelle due serie Elder Kinder, gli anziani vestiti da supereroi del pittore iperrealista Jason Bard Yarmosky sono rappresentati in tutta la loro decadenza corporea: il costume cozza violentemente con l’immaginario supereoistico, dove i corpi muscolosi e scattanti dei super-uomini o delle super-donne sono protagonisti ancor prima delle loro caratteristiche intellettuali. Nei dipinti dell’artista è il travestimento a rivelare la sua anima grottesca e provocatoria.
“Sono molto interessato a esplorare il ciclo della vita,” racconta Jason Bard Yarmosky in un intervista su SVSLTG “l’impermanenza e l’inevitabilità dell’invecchiamento sono sempre stati nella mia mente durante la crescita. Sono stato vicino ai miei nonni da quando ero molto giovane. L’ineluttabilità del loro invecchiamento è evidente nei loro corpi che cambiano, anche se la loro visione del mondo ha continuato a espandersi. Vederli affrontare la vita con esuberanza, umorismo, e un po’ di malizia era qualcosa che volevo esplorare e a cui rendere omaggio.”
“Non c’è dubbio che i miei dipinti abbiano suscitato una vasta gamma di reazioni. La risposta più comune da parte di persone di tutte le età è stata positiva. Le persone anziane hanno davvero compreso il mio lavoro. Una volta ho tenuto una conferenza in un auditorium di anziani e ho ottenuto una standing ovation. Hanno davvero capito! La gente sembra riconoscere la libertà intrinseca di essere solo se stessi.”
“Il mio interesse nell’esplorare il ciclo di vita è in contrasto con la nostra cultura ossessionata dalla gioventù. Noi certamente non apprezziamo le persone anziane allo stesso modo in cui celebriamo i giovani. La gente a volte si sente a disagio quando gli anziani si permettono questa libertà. Ricordate, i sogni dei giovani, spesso sublimati dagli anni, non scompaiono mai veramente.”