Pochi giorni fa vi abbiamo parlato di un’esposizione di lavori del fumettista Enki Bilal al Museo del Louvre.
Oggi, anche per festeggiare l’8 marzo, Festa della Donna, vi parliamo di un altro omaggio del mondo parigino delle Belle Arti al fumetto: la mostra di dipinti della fumettista iraniana Marjane Satrapi alla Galerie Jérôme de Noirmont. Marjane Satrapi ha sempre dipinto, ma è la prima volta che dei suoi lavori vengono esposti pubblicamente.
La mostra, intitolata Marjane Satrapi. Peintures, raccoglie dipinti, realizzati in acrilico su carta applicata su tela, di donne sole, immerse nei propri pensieri mentre svolgono le più semplici azioni quotidiane.
La fumettista ha trovato l’ispirazione per i ventuno lavori, che resteranno esposti fino al 23 marzo, nell’ambiente familiare. I personaggi rappresentati sono anonimi, ma i loro tratti fisici rimandano a persone che hanno fatto parte dell’infanzia della fumettista.
Le linee marcate e le ampie aree riempite con con colori vivaci, che accomunano tutte le opere, conferiscono una grande espressività ai personaggi. Per la realizzazione delle opere, Satrapi si è ispirata alle scene di interni e alle donne dipinte da Balthus, alle costruzioni geometriche di Mondrian e ai colori vivaci delle opere di Matisse.
Le analogie con l’esponente di spicco della corrente dei Fauves sono di natura concettuale e ideologica più che pittorica. Come Matisse, Satrapi nelle sue opere si occupa principalmente dei rapporti umani e delle relazioni dei soggetti con le cose.
Le donne dipinte dall’illustratrice iraniana naturalizzata francese ci invitano a scoprire il mistero dei loro pensieri. Un affascinante richiamo che si inserisce in continuità con due delle molte opere a fumetti di Satrapi, Persepolis e Taglia e cuci, nelle quali l’artista intende rappresentare, con ironia, la complessità della natura umana.